Borgongino, M. Le
colture extraurbane in Homo Faber, Natura, scienza e tecnica nell'antica
Pompei, 1999, Electa, p. 89
Corpus Inscriptionvm
Latinarvm Vol. X, Part 2, 1883, p. 844.
Pellegrino, V. 2017.
Granai e spazi per lo stoccaggio e per il trattamento dei cereali nelle
villae rusticae vesuviane, Mélanges de l'École française de Rome - Antiquité [En ligne], 129-2.
https://journals.openedition.org/mefra/4506#tocto3n3
Stefani, G. Comune
di Boscoreale. Località Cangiani. In Rivista di Studi Pompeiani VI, 1993-4,
p. 224-5, fig. 10-11.
Stefani, G. La
Villa in località Cangiani in Casali di ieri Casali di oggi: Architetture
rurali e tecniche agricole nel territorio di Pompei e Stabiae, Mostra 2000. p. 69-70,
fig. 36-38.
Boscoreale. Villa
in località Cangiani. Mappa di localizzazione.
Location map.
See Stefani, G. Comune
di Boscoreale. Località Cangiani. In Rivista di Studi Pompeiani VI, 1993-4,
p. 224, fig. 10.
Nella primavera
del 1993, durante i lavori di costruzione della nuova condotta che sostituisce
l'antico corso del Canale Conte di Sarno, nel tratto compreso tra le località
di Cangiani e Brancaccio del territorio di Boscoreale, vennero casualmente in
luce alcune strutture murarie.
La scoperta fu
seguita da alcune esplorazioni più approfondite per verificare l'estensione del
complesso e fu posta in luce, nell’area attraversata dal previsto canale, l’estremità
est di una villa rustica. In particolare è stata
evidenziata in quell'occasione la presenza dell'aia della villa e il fondo
agricolo ad essa adiacente, caratterizzato da una serie regolare di piccole
conche ai bordi delle quali erano sistemate le coltivazioni (fig. 36}; di esse restavano
ben visibili i fori lasciati dalla decomposizione delle radici, riempitisi di
lapillo con l'eruzione del 79 d.C., e di cui sono stati eseguiti i calchi, lasciati
in sito.
A sud dell'aia
correva un piccolo viottolo tra le file di conche, mentre a circa 20 metri da
essa, passava una più ampia strada in terra battuta delimitata da cunette e su
cui erano visibili i segni lasciati da ruote di carri.
Modificato il previsto percorso del canale
con una variante che ha consentito la conservazione delle strutture, ricoperte
dopo le indagini, vennero eseguiti nel 1995 e nel 1997 ulteriori saggi
nell'area a nord dell'aia per individuare il perimetro della villa. Da tali indagini
è emerso che il complesso, articolato in numerosi vani e dotato in alcuni
settori di un piano superiore, è una villa rustica di dimensioni ragguardevoli,
dotata di una cella vinaria (fig. 37) già in parte soggetta ad esplorazioni e
trafugamenti avvenuti in epoche antiche, con l’asportazione e distruzione di alcuni
dei dolia infossati in essa.
Dal piano
superiore di un ambiente provengono le due anfore esposte in mostra (nn. 1-2), disposte insieme ad altre al di sopra di un
solaio in legno. È dunque probabile che, come in altre villae rusticae del territorio
pompeiano, alcuni ambienti del piano superiore. fossero adibiti a deposito di
anfore'.
Vicino all'aia
si è rinvenuto un dolium fittile in pessime condizioni, con tracce di grappe di
piombo dovute ad un restauro antico; e la meta di una macina
manuale abbandonata, rovesciata, sul terreno.
Sull’aia,
delimitata da un muretto ricoperto da cocciopesto e pavimentata nel medesimo materiale,
si rinvennero esclusivamente alcuni frammenti di tegole e coppi pertinenti al tetto
dell'ambiente adiacente, comunicante con essa attraverso un ampio vano.
Da uno dei
frequenti scavi clandestini eseguiti nella zona proviene, rinvenuto abbandonato
in superficie dai tombaroli, un interessante frammento di anfora con bollo,
anch’esso esposto in mostra (n. 3}.
Anche lungo il
perimetro settentrionale della villa il piano di campagna antico era coltivato,
ma presentava una diversa sistemazione, a solchi e porche, adatto pertanto ad
altro tipo di coltura (fig. 38). Alcuni saggi in profondità eseguici al di sotto
di tali solchi hanno evidenziato. a soli 25-30 cm di profondità dal piano di
campagna, l'esistenza di
un lastricato
in pietra tenera esteso anche all'interno della cella vinaria e per il quale, data
l'esplorazione limitata, non è possibile formulare in merito alcuna datazione.
Lo scavo dell'intera
villa, previsto in un prossimo futuro, fornirà tutti i dati scientifici utili,
riportando alla luce i reperti ancora conservati, e si potrà cosi definire l'organizzazione planivolumetrica
della fattoria e la sua storia costruttiva.
Vedi Stefani, G.
2000. La Villa in località Cangiani in Casali di ieri Casali di oggi - Architetture
rurali e tecniche agricole nel territorio di Pompei e Stabiae, Mostra 2000. pp.
69-70.
In the spring of 1993, during the
construction work on the new pipeline which replaces the old course of the
Conte di Sarno canal, in the stretch between the localities of Cangiani and Brancaccio
in the Boscoreale area, some masonry structures came to light by chance.
The discovery was followed by some more
in-depth explorations to verify the extension of the complex and the east end
of a villa rustica was brought to light in the area crossed by the planned
canal. In particular, the
presence of the farmyard of the villa and the agricultural land adjacent to it
was highlighted on that occasion, characterized by a regular series of small
basins on the edges of which the crops were arranged (fig. 36}; the holes left by the decomposition of
the roots are visible, filled with lapillus with the eruption of 79 AD, and of
which the casts were made, left in situ.
South of the farmyard ran a small lane
between the rows of basins, while about 20 metres from it, passed a wider dirt
road bordered by ditches and on which the marks left by wagon wheels were
visible.
The planned route of the canal having been modified with a variation that allowed the preservation of the structures, covered over after the investigations, further tests were carried out in 1995 and 1997 in the area north of the farmyard to identify the perimeter of the villa. From these investigations it emerged that the complex, divided into numerous rooms and equipped in some sectors with an upper floor, is a rustic villa of considerable size, equipped with a wine cellar (fig. 37) already partly subject to explorations and thefts that took place in ancient times, with the removal and destruction of some of the dolia buried in it.
The two amphorae displayed in the
exhibition (nos. 1-2) come from the upper floor of a room, arranged together
with others above a wooden attic. It is therefore probable that, as in other
villae rusticae in the Pompeian area, some rooms on the upper floor were used
for storage of amphorae.
Near the threshing floor a clay dolium was found in poor condition, with traces of lead strips used in an ancient restoration; and half of an abandoned manual millstone, overturned, on the ground.
In the farmyard, bounded by a low wall
covered with cocciopesto and paved with the same material, only a few fragments
of tiles and pantiles pertaining to the roof of the adjacent room were found,
communicating with it through a large room.
From one of the frequent clandestine excavations carried out in the area comes an interesting fragment of amphora with stamp, found abandoned on the surface by grave robbers, which is also on display (n. 3).
Also along the northern perimeter of the villa the ancient level of countryside was cultivated, but it had a different arrangement, with furrows and ridges, therefore suitable for another type of cultivation (fig. 38). Some depth tests carried out below these furrows have highlighted, at a depth of only 25-30 cm from the level of the countryside, the existence of a soft stone paving which also extended inside the cella vinaria and for which, given limited exploration, no dating can be formulated.
The excavation of the entire villa, planned for the near future, will provide all the useful scientific data, bringing to light the still preserved finds, and thus it will be possible to define the planovolumetric organization of the farm and its construction history.
See Stefani, G.
2000. La Villa in località Cangiani in Casali di ieri Casali di oggi - Architetture
rurali e tecniche agricole nel territorio di Pompei e Stabiae, Mostra 2000. pp.
69-70.
Boscoreale. Villa in the locality of Cangiani, agricultural land south-east of the
villa, prepared in basins.
Boscoreale. Villa
in località Cangiani, terreno agricolo a sud-est della villa, preparato a
conche.
See Stefani, G.
2000. La Villa in località Cangiani in Casali di ieri Casali di oggi: Architetture
rurali e tecniche agricole nel territorio di Pompei e Stabiae, Mostra 2000. p. 70,
Fig. 36.
Boscoreale. Villa in the locality of Cangiani, wine cellar with dolium.
Boscoreale. Villa
in località Cangiani, cella vinaria con dolium.
See Stefani, G.
2000. La Villa in località Cangiani in Casali di ieri Casali di oggi: Architetture
rurali e tecniche agricole nel territorio di Pompei e Stabiae, Mostra 2000. p. 70,
Fig. 37.
Boscoreale. Villa in the locality of Cangiani. survey of the agricultural land north of
the villa, prepared with furrows.
Boscoreale. Villa
in Località Cangiani. rilievo del terreno agricolo a nord della villa, preparato
a solchi.
See Stefani, G.
2000. La Villa in località Cangiani in Casali di ieri Casali di oggi: Architetture
rurali e tecniche agricole nel territorio di Pompei e Stabiae, Mostra 2000. p. 70,
Fig. 38.
NOTES
1 Per una notizia
preliminare su tale rinvenimento cfr. G. STEFANI, Comune di Boscoreale Loc. Cangiani,
in RivStPomp VI. 1993-94, p. 225.
2 Cfr. BORGONGINO
Le colture extraurbane in Homo Faber, Natura, scienza e tecnica
nell'antica Pompei, 1999, Electa, p. 89, fig. 4.
3 Al momento sono
stari evidenziati 4 probabili vani cui si aggiunge un recinto scoperto occupato
da dolia fittili quindi adibito a cella vinaria e un ambiente demolito già in
antico, con i muri resecati alla base, utilizzato per il suo pavimento in lavapesto
quale spazio aperto. I saggi di scavo sono strati diretti da chi scrive, con la
collaborazione dell'assistente Vincenzo Sabini ed eseguiti dalla ditta GR Costruzioni
(1995) e dell'assistente Domenico Cascane ed eseguiti dalla ditta Pouchain (1997).
1 L'area occupata
dalla villa misura presumibilmente m 60x40 per un totale di 2400 mq.
2 Le altre anfore
ivi rinvenuti, in frammenti, sono attribuibili alla forma Dressel 2-4.
3 Cfr. per es. il
caso della Villa della Pisanella di Boscoreale (PASQU1 1897, c. 442), dove nei
locali posti al di sopra della cucina e della stalla si rinvennero
numerosissime anfore.
1 Il dolium. recuperato
in frammenti, è conservato. in attesa di restauro, presso i depositi
dell'Antiquarium di Boscoreale.
2 lnv. 56328.
3 Alcune tegole
recano il bolo L ANNI DELI, per cui cfr. CIL. X, 8042, 8, attestato in varie
località del territorio vesuviano.
4 Cfr. BORGONGINO
Le colture extraurbane in Homo Faber, Natura, scienza e tecnica
nell'antica Pompei, 1999, Electa, p. 89, fig. 2.
Duranti i
lavori di costruzione della nuova canalizzazione che sostituisce il vecchio
canale Conte di Sarno, in località Cangiani nel comune di Boscoreale, lo scavo
ha parzialmente interessato i resti di una villa rustica di epoca romana
sepolta dall’eruzione del 79 d.C. Le successive indagini hanno evidenziato
l’estremità della villa, l’aia e i terreni coltivati ad essa adiacenti. Lo
sviluppo planimetrico del complesso archeologico verrà indagato con apposite
campagne di scavo in programma da parte della Soprintendenza, di cui la prima,
conclusasi recentemente, ha evidenziato l'ampiezza dell’edificio ed il suo
parziale sconvolgimento in epoca posteriore all’eruzione.
During the construction works of the new canalization which replaces the
old Conte di Sarno canal, in the locality of Cangiani in the municipality of
Boscoreale, the excavation partially involved the remains of a Roman villa
rustica buried by the eruption of 79 AD. Subsequent investigations highlighted the
end of the villa, the farmyard and the cultivated land adjacent to it. The planimetric
development of the archaeological complex will be investigated with special
excavation campaigns scheduled by the Superintendence, the first of which,
recently concluded, highlighted the size of the building and its partial upheaval
after the eruption.
See Stefani, G. Comune
di Boscoreale. Località Cangiani. In Rivista di Studi Pompeiani VI, 1993-4,
p. 225.
Boscoreale. Località Cangiani. 1993. View of the farmyard of the rustic villa with agricultural crops.
Veduta dell’aia
della villa rustica con coltivazioni agricole.
See Stefani, G. Comune
di Boscoreale. Località Cangiani. In Rivista di Studi Pompeiani VI, 1993-4,
p. 224-5, fig. 11.
Vincenzo Pellegrino
10. Lo scavo
di una conduttura idrica in località Cangiani nella primavera del 1993 permise
d’individuare i resti di una villa rustica. I saggi archeologici
effettuati nello stesso anno e successivamente nel 1995 e nel 1997 hanno
permesso di definire le misure dell’insediamento (60 x 40 m per un totale
di 2 400 m2) e di scoprire quattro probabili vani, una cella vinaria, un
vano già demolito in antico e in seguito utilizzato come un’area scoperta e
un’aia per la trebbiatura (Nota 37). L’aia, di forma quadrata (Nota 38),
si trovava all’estremità settentrionale della villa. La struttura era delimitata
da un muretto ricoperto da cocciopesto e il pavimento presentava il medesimo
rivestimento idraulico. Dei frammenti di tegole e coppi rinvenuti al suo
interno provengono probabilmente dal tetto dell’ambiente adiacente, comunicante
con l’aia attraverso un ampio ingresso. Questo vano dovrebbe corrispondere al
fienile (nubilarium), in linea con altre numerose attestazioni nel territorio
vesuviano che documentano di tale associazione (Nota 39).
10. The excavation of a water pipe at Cangiani in the spring of 1993 allowed the remains of a rustic villa to be identified. Archaeological tests carried out in the same year and subsequently in 1995 and 1997 made it possible to define the measurements of the settlement (60 x 40 m for a total of 2,400 m2) and to discover four probable rooms, a wine cellar, a room demolished in ancient times and later used as an open area and a threshing floor (Note 37). The threshing floor, square in shape (Note 38), was located at the northern end of the villa. The structure was bordered by a small wall covered with earthenware and the floor had the same plumbing. Fragments of tiles and roofing tiles found inside probably came from the roof of the adjacent room, communicating with the farmyard through a wide entrance. This room should correspond to the hayloft (nubilarium), in line with other numerous attestations in the Vesuvian area documenting this association (Note 39).
50. In ben
dodici occasioni, abbiamo riscontrato l’associazione tra l’aia e un vano che si
apre attraverso una porta sullo spiazzale pavimentato e delimitato utilizzato
per le operazioni di trebbiatura. In molti casi, è proprio questa relazione che
ha permesso di identificare il vano come il fienile/nubilarium della villa. I
siti di Cangiani, Contrada Giuliana, Pisanella, Villa Regina, Civita-Giuliana,
Via Bartolo Longo, Via Buonconsiglio, Castagno, Via Spinelli-località Ventotto,
Boccia al Mauro-villa 1, Boccia al Mauro-villa 2, presentano tale associazione
funzionale.
50. On twelve occasions, we have found the association between the threshing floor and a compartment that opens through a door onto the paved and delimited open space used for threshing operations. In many cases, it is this relationship that has made it possible to identify the room as the barn / nubilarium of the villa. The sites of Cangiani, Contrada Giuliana, Pisanella, Villa Regina, Cività-Giuliana, Via Bartolo Longo, Via Buonconsiglio, Castagno, Via Spinelli-locality Ventotto, Boccia al Mauro-villa 1, Boccia al Mauro-villa 2, present this functional association.
Note 37:
G. Stefani, Comune di
Boscoreale. Località Cangiani, in Rivista di Studi Pompeiani,
6, 1993-1994, p. 224-225.
G. Stefani, La Villa in
località Cangiani, in P.G. Guzzo (a cura di), Casali di
ieri casali di oggi. Architetture rurali e tecniche agricole nel
territorio di Pompei e Stabiae, Napoli, 2000, p. 69-70.
Note 38:
G. Stefani non fornisce le misure della struttura. La forma la si
evince dalla figura inclusa nella breve notizia del 1993-1994.
Note 39: Vd. infra.
Vedi/See Pellegrino,
V. 2017. Granai e spazi per lo stoccaggio e per il trattamento dei cereali
nelle villae rusticae vesuviane, Mélanges de l'École française de Rome - Antiquité [En ligne], 129-2.
https://journals.openedition.org/mefra/4506#tocto3n3